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Maitunat’: consigli per il rilancio!!

Considerato il fatto che mancano poco meno di tre mesi alla tradizione che più ci identifica come gambatesani e che già qualcuno discute sulle iniziative da porre in essere per il miglioramento della manifestazione, apriamo questa discussione in cui tutti possono dare i loro consigli per realizzare un’ottima 309° edizione delle maitunat’.

Vi regalo un altro cimelio, la squadra delle mitiche “giacche bianche”.

Giacche bianche

8 Comments

  1. giodom ha detto:

    Mi viene in mente quello che tu Luca avevi proposto per l’anno scorso: la quadriglia in grande stile ad una certa ora della notte.
    Ma desidero anche ribadire che alcune persone devono riprendere in mano gli strumenti e rifare la squadra. I cenoni li possiamo fare in altri momenti. Ora dobbiamo rivitalizzare questa nostra tradizione.

  2. lucadalex ha detto:

    Vittorio e Domenico, nei vostri commenti ho spesso sentito che bisogna invogliare, soprattutto coloro di mezza età, a riprendere gli strumenti e tornare a rifare la squadra a Capodanno.
    Certo bisogna invogliare, ma come dice il caro Antonio Lembo (u benzinaj’) “non bisogna sforzare nessuno!” perchè se fai la squadra è solo perchè te lo senti dentro come una cosa più forte di te a cui non puoi rinunciare. Io, insieme a Riccardo, siamo stati i primi, nelle edizioni da noi organizzate a escogitare mezzi nuovi e innovativi per aumentare la partecipazione delle squadre.
    In parte ci siamo riusciti (pensate che dal 2004 la media di suqadre partecipanti sono di 13-14 la notte e una decina sul palco) legando i premi al passaggio della squadra in piazza, istituendo ristori, pubblicizzando la manifestazione come mai è stato fatto ecc….
    Il problema è questo, non sono le maitunat’ in senso qualitativo che stanno calando (ascoltate le registrazioni di vent’anni fà!), ma è la scarsa partecipazione dei gambatesani che influisce negativamente sulla tradizione.Dipende solo e unicamente da noi. Molti non si rendono proprio conto di che valenza artistica abbia questo antico rito, di come la gente forestiera resti a bocca aperta appena sente la prima rima improvvisata e ogni volta che ti rivede, in qualunque periodo dell’anno ed in ogni ora della giornata ti chiede “jà jà fà na maitunat’ “.
    Ma come potranno mai le nuove generazioni affezionarsi a questa tradizione se vedono che gli adulti non ne hanno nessuno interesse? Si sà che molte cose si tramandano per imitazione e per passione, quanti di noi hanno imparato a suonare uno strumento o hanno iniziato la pratica delle maitunat’ solo per essere protagonisti la notte di capodanno? quanti lo faranno? ancora qualcuno, forse, però…. ancora per poco.
    Tutto questo è reso ancor più gravoso dalla mancanza di eventi collaterali, organizzati da un’associazione apposita, con una programmazione che si articoli in tutto l’arco dell’anno.
    Questa è la prima cosa da fare, io voglio farla! schierarmi in prima persona come ho sempre fatto, ma desisto! Troppo grande il timore di restare ancora solo (al massimo 3) e quindi cerco di non metterci proprio il pensiero altrimenti un giorno all’altro mi avvierò in questa impresa e per 10 volte al giorno maledirò quel giorno dicendo “chi me l’ha fatto fare!!”

    lucadalex

  3. franco giorgio ha detto:

    per favore vogliamo i nomi e soprannomi
    ciao franco

  4. NdonjLemb ha detto:

    Luca bisogna ripetere INSIEME quello che avete fatto tu e Riccardo:
    guardarci un attimo negli occhi, ascoltarci,scontrarci, documentarci,scomodarci, pensare, provare, sbagliare, rincominciare, cantare e suonare.

    Il problema è sempre lo stesso vogliamo vedere subito i frutti con i nostri occhi e subito. Tu e Riccardo avevate centrato l’obiettivo! !

    Prova ad entrare di notte SOLO in un bosco….(io più che entrato ci sono uscito correndo con un mazzo di asparagi in mano, ma credimi mentre correvo pensavo: “era meglio una frittata con la cipolla!”)

    e se ci entriamo insieme tutti insieme… C’è un cambiamento IMMEDIATO del nostro stato d’animo: dalla paura al CORAGGIO, dal silenzio al PARLARE, ma la cosa più bella è che non si finisce mai di RIDERE!

    C’è bisogno di un’a-s-s-o-c-i-a-z-i-o-n-e

    un abbraccio

  5. lucadalex ha detto:

    Antonio io sento sempre in giro tante belle parole, ma quando si tratta di lavorare e spendere il proprio tempo (e spesso anche il propro danaro) senza un tornaconto personale ed economico tutti si tirano indietro e alla fine i “fessi” sono sempre i soliti… io dopo le ultime organizzazioni ho tentato di passare dalla parte dei “non fessi” ma proprio non ci riesco. Basta che si parli di maitunat’ (ma anche di iniziative per il paese in generale) che scatto come una molla, lascio tutto quello che ho da fare e mi butto nell’impresa, poi, quando a mancare è la legittimazione popolare, ci soffro, stò male, ma non me ne pento.
    Ancora per te Antonio, ricordo con piacere l’aiuto che tu spesso ci hai dato, anche non essendo interno all’organizzazione e sterilizzato da qualunque tipo di interesse, quando venivi a suonare per la questua nelle case oppure nell’organizzazione delle due edizioni del canzoniere gambatesano. Se tutti contribuissero in questo modo, prestando il loro piccolo aiutino, tutto sarebbe possibile…
    Proprio oggi sono stato avvisato che si stà muovendo qualcosa in tema di associazione….. io sarò via per qualche mese e mi farebbe piacere se al mio ritorno (naturalmente prima di capodanno) trovassi qualcosa di avviato.
    Chissà…

  6. Pietro Abiuso ha detto:

    Ciao Luca sono io Pietro Abiuso dall’ America. Ti invio i miei saluti, anzi te li do stasera di persona quando torni a casa con Pasquale. A proposito come erano le Wings. Sono in America da 29 anni e non li ho mai mangiati e mai li mangero’. manc da mort.
    Tu invece sei qui da una settimana e gia m si’ fr’cat.
    C’ v’dem stanott.
    Ciao Pietro

  7. lucadalex ha detto:

    Caro Pietro,
    io sono a casa tua, tu stai dormendo, io, da buon gambatesano mi sto bevendo una buona quintalata di birra alla faccia tua.
    Le wings (ali di pollo fritte) erano ottime, ma la pasta al sugo che ci mangeremo domani non ha davvero rivali!!!
    Scusate per aver usato il blog a scopo personale…

  8. domenico pio abiuso ha detto:

    Bravo NdonjLemb hai centrato la questione,DOBBIAMO raccogliere le forze di tutti (anche il minimo contributo) per far si’che questa tradizione vada avanti.W le Maitunat’.

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